Continua la riflessione su abilismo, vite LGBTQ+ e lotte intrecciate con un nuovo contributo per la rivista Intersezionale.
Questa volta, mi chiedo come possiamo portare la prospettiva anti-abilista dentro l’attivismo LGBTQ+, partendo dallo spunto di un articolo che per me è stato un faro per moltissimo tempo: la “Teoria della donna malata” di Joanna Hedva.
Comincia così: